Sul filo del rasoio by Martha Wells

autore:Martha Wells
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Star Wars
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

CAPITOLO 10

Mentre uscivano dal rinfrescatore, Leia ricordò con aria cupa a se stessa che non poteva permettersi delle cadute di quel tipo. Andava bene che fosse attratta da Han, ma non poteva lasciarsi tentare, soprattutto non nel bel mezzo di una missione, ed essere attratta a una distanza così ravvicinata, guardarlo spostarsi in quello spazio ristretto, le faceva pensare alla pelle calda e ai muscoli sodi... Non poteva lasciarsi tentare, soprattutto non nel bel mezzo di una missione.

A volte le sembrava che l’Impero avesse ucciso una parte di lei, quando aveva distrutto Alderaan, ma momenti come quello le facevano ricordare che era ancora viva, ancora intera. Le facevano desiderare di prendere tutto ciò che poteva, mentre poteva, prima che l’Impero la uccidesse di nuovo. Ma non c’era mai tempo, non quando c’erano cose ben più importanti da fare.

Forse era per quello che faceva così poca fatica ad andare d’accordo con Metara, per quanto trovasse riprovevole la scelta della donna di dedicarsi alla pirateria. Erano rimaste entrambe bloccate nel tempo, in quel momento in cui la loro casa era andata a fuoco, trasformandosi in polvere. Ma stavano affrontando la cosa in modi molto diversi.

Leia fu felice di sentire che la sua visitatrice era Anakaret. La Twi’lek era venuta da sola, convincendo le guardie davanti alle porte dell’attracco a farla passare, facendo notare loro in modo molto ragionevole che Viest aveva detto che l’equipaggio della Aegis non doveva lasciare l’attracco, ma che non aveva detto niente riguardo al fatto di ricevere visite.

“Non lo diranno a Viest”, disse Anakaret, mentre Kelvan l’accompagnava nella sala tattica. “Non sono così stupidi: sanno cosa lei farebbe loro. E non sono nemmeno contenti di obbedire ai suoi ordini come dei bravi piccoli cloni, ma non hanno molta scelta, a meno che non trovino lavoro su una nave, e nessuno darebbe loro un lavoro senza il benestare di Viest”.

Anakaret si accomodò sul divano costruito contro la paratia e si guardò intorno, in attesa. Leia era abbastanza certa che lei sapesse cosa prevedeva l’etichetta in quei casi, e guardò Metara. “Abbiamo qualcosa da bere per la nostra amica?”

Metara fece un cenno della testa a Terae, che con un’espressione sorpresa si alzò e uscì, ritornando poco dopo con una bottiglia di vino corelliano e alcuni bicchieri. Leia sperava che l’avessero comprato in qualche porto e non sottratto da una nave sfortunata. A un cenno di Metara, Terae la aprì e versò un bicchiere per Anakaret, uno per Leia e uno per Metara.

Anakaret prese un bicchiere e indicò gli altri con la testa. “Questi sono i tuoi uomini?”, chiese a Leia.

Leia sapeva cosa intendeva. Fece un cenno verso Han, Sian e Kifar. “Questi sono i miei uomini. Gli altri sono nostri alleati, e potenziali soci in affari”. Bevve un piccolo sorso di vino, consapevole di non potersi distrarre: non aveva nemmeno fatto niente per i lividi, a parte prendere gli antidolorifici più blandi che il medico di bordo avesse. I colpi ricevuti dal remoto non erano così terribili, ma la parte della schiena che l’artiglio del droide aveva ferito, le faceva molto male.

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